ELICA FIAT G12
Inizio restauro Gennaio 1995
Fine restauro Luglio 1996
La storia del restauro
Un giorno del 1975, il sig. Silvestri appendeva ad una parete della sua officina di Roma un’elica tripala metallica di aereo rimasta impigliata cinque anni prima nelle reti di un peschereccio nel Golfo di Baratti. Divenuto socio GAVS il sig. Silvestri, era il 1991, donò l’elica alla sezione Roma che iniziò ad occuparsi della ricerca storica e del restauro.
L’elica di chiara costruzione FIAT (gli adesivi della marca erano ancora leggibili nonostante la lunga permanenza in acqua di mare), per la sua configurazione poteva provenire solo da aerei di grosse dimensioni e tra gli aerei che l’avevano installata vi erano i FIAT G.12. Dalla documentazione reperita sui 108 Fiat G.12 costruiti due risultavano perduti nel braccio di mare tra Toscana e Sardegna, le matricole MM.60690 (606-4) e MM.60658 (605-5), uno nel maggio e l’altro nell’agosto del 1943. Molto probabilmente le reti del peschereccio avevano intercettato uno di questi due relitti.
Ben altro risultato diede la ricerca di un aiuto per il restauro. Presentato nel’95 il progetto di restauro ad alcuni funzionari della Direzione Immagine ed Editoria di Alitalia è stato da questi rapidamente approvato. L’elica portata nell’Officina Centrale della Zona Tecnica Alitalia di Fiumicino fu affidata ad una squadra appositamente costituita per occuparsi degli interventi sul pezzo, mentre il “protocollo” del restauro era di responsabilità del GAVS ROMA-ODV.
Ammirevole l’attenzione e la cura con cui l’elica è stata trattata; gli interventi principali a cui fu sottoposta sono stati: rimozione delle incrostazioni marine ed accurata pulizia, smontaggio completo, rimozione dell’ossido, raddrizzatura delle due pale piegate durante l’ammaraggio, sostituzione dei particolari danneggiati attingendo a materiali di scorta delle eliche americane Hamilton Standard (di cui le Fiat erano la replica con misure in millimetri) presenti sui Canadair CL215, riparazione delle parti di cui non erano più disponibili ricambi originali, sabbiatura delle superfici, trattamenti protettivi e verniciatura.
L’ultima azione, la realizzazione del bel supporto in tubi di acciaio inox su cui l’elica è ancora esposta presso gli uffici dell’amministrazione Alitalia di Fiumicino. Questo restauro rimane come testimonianza dei risultati che si possono ottenere nel campo del recupero e conservazione di cimeli aeronautici con la collaborazione di una grande azienda.
L’articolo completo sulla storia dell’elica e del suo restauro su Ali Antiche numero 55.